Grazie all’uso della realtà virtuale e di Tilt Brush è stato possibile proporre una traduzione artistica di un’opera irrealizzata nel Cinquecento bolognese. L’opera in questione, se fosse stata realizzata, sarebbe stato un unicum: una scultura raffigurante un pontefice in trono dopo la sconfitta dell’Idra, l’emblema dell’eresia.
Il Giambologna avrebbe dovuto essere l’autore dell’opera, quindici anni prima di scolpire il Ratto delle Sabine per la loggia dei Lanzi a Firenze.
L’applicazione consente di visualizzare l’opera in realtà aumentata attraverso l’utilizzo di un marker o semplicemente inquadrando il pavimento.